25 APRILE 1945 | 25 APRILE 2020
FESTA DELLA LIBERAZIONE
La festa del 25 Aprile rappresenta per la nostra nazione, una giornata di festa per ricordare la fine di una parte della nostra storia, la Seconda Guerra Mondiale e la nascita di una nuova fase, di liberazione, che ha portato nel 1948 ad adottare la Costituzione, fino ad arrivare a oggi.
Nel ricordare la data del 25 Aprile, vogliamo celebrare e ricordare il sacrificio di molti ragazzi che combatterono per la patria e per la liberazione. Nei discorsi celebrativi si parla di eroi, di valori, di persone che hanno sacrificato la loro vita per gli altri e per la libertà.
La celebrazione del 25 aprile 2020, non può prescindere dalla situazione che stiamo vivendo, perché ci sono diverse analogie fra le due situazioni. Credo che mai come adesso, ci rendiamo conto di cosa sia la libertà, perché a causa di una pandemia mondiale, siamo costretti a stare in casa, a limitare le nostre azioni per non mettere in pericolo la vita di altre persone.
I giornalisti utilizzano, per raccontare i fatti accaduti, una terminologia già usata per descrivere gesta e situazioni accadute durante la Seconda Guerra Mondiale. I termini come eroi, sacrificio, vittime, sono utilizzati dal giornalismo odierno per raccontare il prezioso lavoro di medici e infermieri che curano i pazienti ammalati. I nostri nuovi eroi, a cui viene riconosciuto il valore e il sacrificio di una professione per salvare la vita di altri esseri umani. Sacrificio registrato nella perdita di molti Medici, Infermieri e di Farmacisti, che sono deceduti per svolgere la loro professione.
L’analogismo continua quando proviamo tristezza nel sentire i racconti dei familiari che non hanno più visto i propri cari dal momento del ricovero e che sono morti soli in un letto di ospedale, senza avere poi la possibilità di dare un ultimo saluto da parte di parenti e amici al cimitero. Proprio come molti soldati e partigiani morti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ed è curioso constatare che le persone più colpite dal virus, appartengono a quella generazione nata prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, ultimi testimoni di un periodo che ha toccato profondamente la nostra nazione e il mondo intero.
Il 25 aprile per noi non rappresenta ancora una festa di liberazione dalla pandemia, ma un momento di passaggio verso una prossima libertà, con la certezza che le forze sanitarie in campo adottino tutte le misure necessarie per sconfiggere definitivamente questo nemico occulto, il coronavirus.
In questo momento in cui dobbiamo essere fiduciosi di tornare liberi, potremmo cercare di capire cosa hanno fatto i nostri avi per festeggiare la Liberazione oppure di immaginare quale titolo il nostro concittadino, Mario Borsa, avrebbe utilizzato per annunciare la fine della pandemia sulle pagine del Corriere della Sera, lui che ha annunciato la nascita della Repubblica, dalle stesse pagine del giornale, invitando i lettori alla Riscossa!
Oggi un 25 aprile diverso, senza celebrazioni, ma con la possibilità di capire che non è solo un giorno di festa nel calendario, ma rappresenta il giorno della Libertà peri noi Italiani. # 25aprilefestadellaLiberazione
Angelo Caperdoni
Sindaco di Somaglia