don Pierino Bernardelli
parroco di Somaglia
(San Rocco al Porto, 12 agosto 1915 – Somaglia, 20 ottobre 2002)
Don Pierino Bernardelli nasce a San Rocco al Porto il 12 agosto 1915 quinto figlio di una povera famiglia. Perde la mamma all’eta di due anni e la famiglia viene gestita dalla sorella maggiore.
A undici anni entra nel seminario diocesano di Lodi e viene ordinato sacerdote il giorno 11 giugno 1938 dal Vescovo Pietro Calchi Novati.
Il 7 luglio 1938 viene designato come coadiutore alla Parrocchia di Castiglione d’Adda e vi rimane per 10 anni: anni difficili per la guerra ma anni indimenticabili per lui e per i parrocchiani.
Il 18 agosto del 1948 viene trasferito nella Parrocchia di Sant’Angelo Lodigiano; in questa comunità vive il grande evento della canonizzazione di Madre Cabrini, santa degli emigranti, nell’Anno Santo 1950.
Il 12 ottobre 1953 viene destinato a Somaglia, come Vicario Adiutore del Parroco Don Garrone di salute cagionevole il quale però mantiene il titolo di Prevosto.
Arriva a Somaglia il 9 novembre e da subito viene coinvolto nel riordino delle strutture parrocchiali: il crollo di una parte del vecchio Oratorio in Via Vigoni, vista la vetustà dell’edificio, lo porta a decidere di ricostruirlo nuovo come oratorio femminile e nel contempo riesce ad avere il dono gli stabili adiacenti alla Chiesa e inaugura l’oratorio maschile.
Il più gravoso però si presenta nel 1956 quando deve chiudere la Chiesa Parrocchiale per inagibilità. La cupola minaccia di cadere, per problemi strutturali e anche a causa di una bomba della guerra. Con un intervento per i tempi all’avanguardia viene smantellata la vecchia cupola e rifatto molto più leggera.
Nel 1966 causa l’aggravarsi della salute del vecchio prevosto, che morirà nel 1967, gli succede a tutti gli effetti.
Come parroco ha assistito al grande cambiamento della comunità di Somaglia negli anni ’60, gli anni del “boom economico”.
Nella metà degli anni ‘80 sotto la spinta del coadiutore di allora, Mons. Badaracco, si decide a rifare il vecchio Oratorio maschile. Un’opera grandiosa per dare alla comunità una struttura decorosa e secondo le nuove esigenze.
Nel 1990 al compimento dei 75 anni di età, a malincuore, rinuncia alla parrocchia secondo il Diritto Canonico, ma rimane a Somaglia come collaboratore e cappellano della Casa di Riposo di cui fu per diversi anni Presidente.
Dopo una lunga malattia muore il 20 ottobre 2002 proprio nella casa di riposo dopo quasi mezzo secolo di
servizio a questa comunità.
Una gran folla e numerosi sacerdoti presenziarono ai suoi funerali a dimostrare quanto fosse stimato e amato. Per sua volontà fu sepolto nel cimitero locale.