Stefano Villa
agente della polizia stradale, medaglia d’oro al valor civile
(9 maggio 1970 – 27 settembre 1995)
Stefano Villa nasce a Cremona il 9 maggio 1970 da Carmen ed Enrico. Suo padre è autista in una ditta di autotrasporti di Parma; la madre, originaria di Busseto è casalinga: Stefano era il loro unico figlio. La sua infanzia e la prima giovinezza le trascorre a Castelvetro Piacentino dove frequenta le scuole elementari e medie. Qui, circondato dall’affetto degli amici, coltiva la sua passione per lo sport, in particolare il nuoto che praticava con passione. Aveva anche un grande interesse per la storia, soprattutto quella d’Italia e leggeva numerosi libri sull’argomento. Il suo autore preferito era Indro Montanelli.
All’età di 14 anni si iscrive all’Istituto Tecnico Commerciale “Beltrami” di Cremona, dove si diploma a pieni voti nel luglio del 1989.
Dal 25 settembre 1990 Stefano Villa presta servizio militare presso il Battaglione Genio ferrovieri di Castel Maggiore (Bo), nella caserma “Montezemolo” con le mansioni di centralinista.
Il 2 agosto 1991, al termine del servizio militare, riceve un attestato di merito dove il Comandante di Reggimento Colonnello Claudio Maroni esprime il suo compiacimento per il servizio svolto da Villa, distintosi per “forma e signorilità nello svolgimento del delicato servizio di centralinista”.
Cercando di seguire il suo sogno, caldeggiato fin dall’infanzia e ricalcando le orme di suo nonno, superato il concorso pubblico, l’8 gennaio 1992, Stefano Villa diventa Allievo Agente della Polizia di Stato presso la Scuola Polgai di Brescia dove inizia a frequentare il 129° corso di istruzione per Agenti.
Trascorsi sei mesi e superate tutte le prove di esame di fine corso, il 9 luglio 1992 viene assegnato, come Agente in prova, presso il Compartimento della Polizia Stradale Lombardia, distaccamento Polizia Stradale di Arcore.
Nel 1993 viene trasferito, ormai da Agente effettivo, presso la Sottosezione Autostradale di Guardamiglio, nella Squadra di Polizia Giudiziaria dove incomincia ad occuparsi principalmente di rapine ai caselli autostradali, di droga, di rapine ai TIR, di trasporto illegale di armi ed esplosivi. A Guardamiglio lavora fianco a fianco del Vice Ispettore Marco Calderoni, con il quale ha subito legato diventandone il collega ma soprattutto l’amico fraterno. Erano molto uniti e per tre anni hanno svolto controlli sull’Autosole, nel tratto Milano-Fiorenzuola con estrema efficienza e razionalità. Vedendo i risultati del loro lavoro i colleghi hanno dato loro il soprannome di “primi della classe”. I loro precedenti di servizio parlano da soli: più di 300 persone arrestate nel periodo ’93-’95; grandi quantitativi di droga, sia leggera che pesante sequestrati, assieme a merce rubata, oltre ai servizi antirapina. Tutto questo conducendo decine di operazioni di polizia svolte nel tratto più trafficato e pericoloso dell’autostrada. Stefano Villa mostrava un grande attaccamento al dovere ed un alto senso della giustizia, nel contempo, aveva rispetto per il prossimo e, nel settore della droga, le sue intenzioni puntavano più a prevenire che a reprimere.
La vita e la carriera di Stefano Villa terminano a 25 anni, la sera del 27 settembre 1995 presso il casello autostradale di Melegnano, sull’Autosole. Quel mercoledì sera l’Agente Villa e il Vice Ispettore Calderoni erano in servizio antirapina al casello di Melegnano, obiettivo preferito dai rapinatori (basti pensare che nei primi mesi del 1995 erano state perpetrate più di 27 rapine). Verso le ore 21.15 notavano un’autovettura arrivare da nord, pagare il pedaggio e poi fare un’inattesa inversione di marcia, come se avesse deciso di tornare a Milano. A bordo c’era Marco Antoniali, un passamontagna a coprire il volto, una pistola P38 Special in mano pronta a colpire. Immediatamente i due operatori di Polizia intervenivano per sventare la rapina e mentre il malvivente si stava facendo consegnare il denaro, si accorgeva della Polizia e sparava sei colpi della sua pistola contro il Vice Ispettore Calderoni ed uno soltanto contro l’Agente Villa, colpendolo direttamente al cuore. Inutile la corsa all’Ospedale di Vizzolo Predabissi, dove Stefano Villa arrivava già cadavere.
Il 29 settembre 1995 il Cardinale Martini ha celebrato nella Basilica di Sant’Ambrogio in Milano i funerali di Stato: oltre ai parenti e ai numerosi amici e gente comune, hanno partecipato al rito funebre il Ministro dell’Interno, il Capo della Polizia di Stato, il Sottosegretario agli Interni, il Prefetto, il Questore e il Sindaco di Milano e tutti i vertici delle Forze Armate, compresa la Marina Militare e la Protezione Civile.
Numerose le iniziative, le commemorazioni, le medaglie e gli attestati di riconoscenza al coraggio e al sacrificio dell’Agente Villa.
Il 26 maggio 1996 in occasione del 144° anniversario della costituzione del Corpo della Polizia di Stato, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha consegnato ai genitori di Villa la medaglia d’oro al valore civile.